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Ne usciremo migliori solo insieme

Non possiamo pretendere di essere sani in un mondo malato.

È questa la frase pronunciata da Papa Francesco, in occasione della Giornata Mondiale dell’ambiente. Non è, ovviamente, una frase che vuole portarci alla resa. Al contrario, è un pensiero che ci aiuta a riflettere sul fatto che la nostra vita è strettamente interconnessa con il resto del mondo. Se il resto del mondo è malato, tutti noi ne siamo coinvolti e nessuno può pensare che non lo riguardi lo “stare male” di chi ci è vicino. E allora ci rendiamo anche conto che lo slogan “andrà tutto bene” “ne usciremo migliori” è sempre più difficile da raggiungere. È evidente che nessuno ha la bacchetta magica per uscire dall’emergenza ed essere migliore da soli. Tutti noi siamo impegnati da mesi. E tutti noi sappiamo ormai che quanto sta accadendo lascerà dei segni, dei segni forti.

Sta a noi coltivare le cose belle che la pandemia ha generato mentre la tempesta colpiva forte e curare quanto di brutto e negativo ha portato. Un curare che è prima di tutto prendersi cura.

Perché le criticità da curare sono già emerse e sono molteplici: le nuove povertà che affiorano, una privazione delle libertà che diventa sempre più frequente, le solitudini da conoscere e colmare. E ancora, una crisi economica da scongiurare, e a livello più politico il difficile rapporto tra i diversi livelli istituzionali per la gestione dell’emergenza e i problemi pressanti, legati alla sanità pubblica. Ma accanto a tutto ciò abbiamo riscoperto la bellezza delle reti di solidarietà, ne abbiamo viste emergere altre, abbiamo riportato in primo piano la prossimità: prossimità delle relazioni e del nostro territorio da vivere all’aria aperta, la prossimità di una comunità che nonostante tutto c’è e ha voglia di superare la crisi per ripartire. Con una certezza: dando ragione ad un noto cantautore genovese che cantava che dai diamanti non nasce niente e dal letame nascono i fiori, così anche per tutti noi ora la speranza è quella di una rinascita vera.

 Nel presente numero dell’informatore riportiamo alcuni dei progetti comunali per far fonte all’emergenza che anche a livello locale ha coinvolto tutta l’azione amministrativa del nostro Comune che ha dovuto ripensare servizi, riprogettare obiettivi e cercare, sperando con buoni risultati, di essere il più possibile “facilitatore” all’interno della nostra comunità di Bellusco. Per tutti e per ciascuno in modo diverso.

Personalmente vorrei porgere un augurio a tutti i cittadini di Bellusco con un pensiero particolare a tutte le famiglie che hanno vissuto momenti tristi, la malattia, i lutti.

Un grazie speciale va inoltre ai nostri medici di base, che tanto continuano a prodigarsi in prima linea per la nostra comunità. Facciamoci scaldare dalle luci di questo Natale da vivere nell’intimità delle proprie case con l’obbligo profondo all’attenzione di chi vive a fianco a Noi affinché sia Natale per tutti.

Testata
Bellusco Informa
Autore
Mauro Colombo
Pagina
3
Pagina ove continua
3
Pubblicato il: Giovedì, 10 Dicembre 2020 - Ultima modifica: Martedì, 15 Dicembre 2020

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