IL LUNGO VIAGGIO DELL’ACQUA CHE BEVIAMO
UNA COMPLESSA RETE SOTTERRANEA DALLE FALDE FINO AL RUBINETTO DI CASA
DA DOVE SI PRELEVA L’ACQUA
Per fare arrivare l’acqua al rubinetto si mette in moto un vero e proprio processo industriale, fatto di fasi complesse e in cui a comandare, da secoli, è la tecnologia. A seconda delle caratteristiche geografiche e ambientali di ogni territorio, la scienza umana si è “adattata” rispondendo con nuovi sistemi.
LA CAPTAZIONE: DA DOVE VIENE L’ACQUA?
Nel corso dei secoli si sono usate “opere di presa” di vario tipo, cioè impianti che prelevano l’acqua da laghi, fiumi, mari sorgenti o falde sotterranee e che formano la prima parte di un acquedotto. La captazione d’acqua avviene grazie a impianti di sollevamento o condotte particolari che utilizzano pompe aspiranti. Per le falde sotterranee si costruiscono pozzi allacciati a particolari pompe e tubature. A Bellusco l’acqua viene pescata dalla falda sotterranea, convogliata in 3 pozzi. Per sopperire alle necessità estive di fabbisogno idrico ed alle ore di punta, normalmente si sopperisce con l’ausilio dei serbatoi. Ma, per ovviare alle situazioni di particolare emergenza, esiste inoltre una rete sotterranea che prende l’acqua dalla falda del fiume Adda e la trasporta attraversando diversi Comuni della Brianza, sino a Veduggio dalla quale nei periodi di carenza d’acqua il Gestore può attingere e integrare quella fornita dai nostri tre pozzi idrici.