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Un breve sentiero di due millenni

TRA CAMUZZAGO E RONCELLO, LA STRADA ROMANA RITROVATA.

Se il tempo è un sentiero. Sulla strada campestre detta Sentee di Muiach bastano pochi passi per risalire da Camuzzago all'epoca romana. Tra i comuni di Bellusco e Roncello, che hanno collaborato all'intervento, sabato 28 aprile il Parco Agricolo Nord Est ha infatti restituito ai cittadini una parte di quell'antico tragitto, adattandolo a ciclopedonale grazie al ripristino del ponte sul Rio Vallone.

Benché oggi sia ridotto a sentiero, il percorso ripristinato fu per secoli una tratta decisiva della Via veteri de Tritio (“Strada vecchia per Trezzo”): l'arteria che, ricalcando antiche vie consolari, conduceva dal ponte sul torrente Molgora di Vimercate fino a Trezzo sull'Adda. Prima di giungere alla meta, il tragitto sfiorava Cascina Moriano, Rossino e quindi Camuzzago, Roncello proprio sull'odierno Sentee di Muiach.
Nel 1346 lo Statuto delle strade et acque del Contado di Milano riferisce circa la Via veteri de Tritio, documentata con questo nome nel 1491. In uscita da Vimercate su ponte San Rocco, opera di fondazione romana, il viandante affrontava poco oltre un bivio: la strada più a Sud lo accompagnava sul tratto belluschese fino a Trezzo, essendo quella la via regina della zona. Il tracciato si allinea alle direttrici della centuriazione, in cui i Romani scandirono ortogonalmente il territorio agricolo; il che testimonia l'antichità della strada. Legionari latini devoti al dio Marte, barbari Longobardi dalle lunghe barbe, truppe imperiali di Federico Barbarossa lasciarono le loro impronte sulla Via veteri de Tritio, oggi pacificamente percorsa verso Roncello da bici ed escursionisti.

Malgrado foppe e dissesti imputabili alla cattiva manutenzione, sul cadere del Settecento l'armata napoleonica pratica ancora il tragitto belluschese, che viene retrocesso a sentiero campestre entro il secolo successivo. A Nord del tratto riqualificato che parte da Camuzzago, tra l'VIII e il IX secolo sorse in costa al Rio Vallone l'insediamento roncellese di Borgonovo: modeste case in legno presso la cappella di San Michele Arcangelo. Su quel corso d'acqua, tra il X e il XII secolo, un castello oggi scomparso salvaguardava gli abitanti del villaggio dalle temibili razzie ungare. Seguire il gomitolo di questi sentieri consente un viaggio nel tempo oltre che nello spazio: dall'implacabile avanzata romana al calpestio degli stivali napoleonici fino alle passeggiate domenicali sui luoghi della Storia.

Testata
Bellusco Informa
Autore
Mauro Colombo
Pagina
15
Pagina ove continua
15
Pubblicato il: Giovedì, 21 Giugno 2018

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