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Lo spazio è un dubbio: devo continuamente individuarlo, designarlo.

Ci è gradito avviare, per l’edizione settembrina di questo periodico, una “passeggiata” attraverso le strade e le piazze del nostro ameno Paese. Intendiamo coglierne gli aspetti più vari, in modo libero, senza schemi predefiniti. Ci viene naturale, vista l’imminenza della Sagra, partire da via Santa Giustina.
La strada intitolata alla Santa ha un’origine particolare. Essa nasce infatti dallo sviluppo e dalla successiva congiunzione di due elementi nettamente distinti: il primo, a sud, costituito da una profonda rientranza (vicolo) di via Bergamo; il secondo, a nord, formato dal sentiero che avvolgeva l’asilo delle Suore. In mezzo una distesa di campi coltivati a granoturco.

La Signora Anna Limonta, prima “sposina” nella via, rammenta il mese in cui fu rimossa la rete che chiudeva il vicolo: era il maggio del 1959. La strada divenne comunale nel 1968 e cominciò ad allungarsi. Grazie “all’aria che scende dal campanile”, ci viene detto con un sorriso, la via ha potuto ospitare a lungo due signore, divenute ultracentenarie: Fiorina Mosca (105 anni) e Angelina Brambilla (102 anni). La vicinanza della torre campanaria non pare essere un problema per gli abitanti, malgrado il possente “concerto di nove campane in “la bemolle” grave” (A. Arlati). Ogni tanto, però, rattrista tutti il cupo rintocco dell’agonia. Aleggia ancora tra le case il ricordo di persone e mestieri: il macellaio Luigi Parolini, il falegname “Lisandròn” Parolini, la Signora Daria Parolini, titolare di una rivendita di vini, il parrucchiere Eugenio Cadro.
Nella via operava anche il proprietario dell’unico tornio del Paese, Pierangelo Rigamonti. È proprio la sua vedova, Signora Angela Perego, a richiamare un evento particolare: la processione serale del 2013. Per il trasporto iniziale dell’urna della Martire furono impiegati due cavalli condotti da un cocchiere in tuba (il Signor Cusin di San Nazzaro ci ha offerto la documentazione fotografica).

Resta infine la memoria di un grande noce. Alla sua ombra le vicine di casa si ritrovavano insieme per conversare mentre lavoravano a maglia.
Tempi ormai lontani.

Testata
Bellusco Informa
Autore
Gianni Pisati
Pagina
14
Pagina ove continua
14
Pubblicato il: Lunedì, 26 Agosto 2019

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